STORIA


La storia di questa via nasce dalle scelte di vita di un uomo, Anselmo duca di Cividale, che nel 750 d.c. decise di abbandonare il proprio ruolo di potere per ritirarsi a vita monastica. In principio fondò un monastero a Fanano, nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano, ma questo luogo, seppur ricco di fascino, era assai remoto, e quindi due anni più tardi il cognato Astolfo, re longobardo, convinse Anselmo a fondare un altro monastero a Nonantola, centro sicuramente più accessibile e in posizione strategica per l’attraversamento del territorio emiliano.

Il collegamento tra i due luoghi di culto rimase costante negli anni, e il forte potere dell’Abbazia di Nonantola creò un percorso sicuro per i pellegrini diretti prima a Fanano e poi a Roma. Oltre che per i viaggi spirituali, venne utilizzato anche dai viandanti e dagli eserciti, si trovava infatti inizialmente nella zona di confine con l’impero Bizantino. Divenne in seguito asse di attraversamento a metà della penisola, e assunse così una rilevanza centrale fino alla nascita delle vie moderne.

La Via Romea Nonantolana fa parte della Via Romea Strata e consente il collegamento con la Via Francigena fino a Roma. Con il suo doppio tracciato (orientale e occidentale) la Romea Nonantolana si pone nella rosa dei cammini storici italiani ed europei, caratterizzata da un percorso di grande fascino paesaggistico e naturalistico, arricchito inoltre da ospitali, pievi e numerosi gioielli storico-artistici dell’Appennino modenese.



L’ENTE DI GESTIONE


Nel 2017 è stata firmata la convenzione per la promozione e valorizzazione della Via Romea Nonantolana, con Nonantola come Comune capofila.

Ne fanno parte 19 Enti attraversati dal percorso: Provincia di Modena, Comune di Castelfranco Emilia, Comune di Castelnuovo Rangone, Comune di Castelvetro, Comune di Fanano, Comune di Guiglia, Comune di Marano s. Panaro, Comune di Modena, Comune di Montese, Comune di Nonantola, Comune di Pavullo nel Frignano, Comune di San Cesario s. Panaro, Comune di Savignano s. P., Comune di Serramazzoni, Comune di Sestola, Comune di Spilamberto, Comune di Vignola, Comune di Zocca, Ente parchi Emilia centrale.

L’installazione della segnaletica adeguata lungo la via, il reperimento e l’accessibilità alle informazioni per i pellegrini che vogliono intraprendere il cammino, e un consolidamento della rete di realtà pubbliche e private che orbitano intorno a questo percorso, sono solo alcune delle azioni intraprese per il rilancio e la valorizzazione di questo antico percorso.



L’ASSOCIAZIONE


Nel marzo del 2015 nasce il gruppo Facebook “Via Romea Nonantolana” come spazio di scambio di informazioni e idee per poter valorizzare questa antica via di pellegrinaggio.

Pellegrini appassionati del territorio si confrontano sul valore che possono dare attraverso le proprie esperienze per aiutare le persone a scoprire e percorrere questa via inserita in un territorio socialmente composito, ricco di associazioni, gruppi, parrocchie, studi storici e pro loco.

L’esigenza evidente non era quella di creare qualcosa di nuovo, ma di creare un tessuto connettivo che permettesse di orientare i differenti sforzi. Così, nel novembre 2016, nacque questa associazione di volontariato con lo scopo comune di valorizzare e rilanciare il cammino attraverso il costante controllo del tracciato e numerose iniziative per viverlo.

 


Vai alle tappe dell’itinerario OCCIDENTALE


Vai alle tappe dell’itinerario ORIENTALE