L’Oasi è una delle aree naturalistiche più importanti della Pianura Padana sia per dimensioni che per diversificazione degli habitat presenti: comprende infatti un articolato sistema di zone umide circondate da ampie aree di rimboschimento dove sono state piantumate specie autoctone tipiche dell’antico bosco planiziale padano, a loro volta inserite in un contesto agrario ricco di siepi, filari alberati, fossi e canali.

Il territorio della Partecipanza, fin dal Medioevo caratterizzato da un ambiente costituito da boschi, paludi e prati, a partire dalla metà del 1800 fu al centro di una progressiva operazione di messa a coltura dei terreni per far spazio alla coltivazione di cereali che provocò l’abbattimento del bosco nel 1884.

Un secolo dopo, grazie a progressivi ripristini iniziati negli anni ’90, circa il 10% del territorio fu rinaturalizzato con una lungimirante finalità ambientale e storica-testimoniale.

L’Oasi “Torrazzuolo” copre oggi una superficie complessiva di 132 ettari e si estende per la maggior parte sui terreni di proprietà della Partecipanza Agraria. Rientra nel circuito delle Aree Protette della Regione Emilia-Romagna come Area di Riequilibrio Ecologico e, per l’elevato valore ambientale e paesaggistico, è inclusa a livello europeo nella Rete Natura 2000 come Zona di protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria.

Per le sue caratteristiche, il bosco della Partecipanza è stato individuato come Kyoto Forest e inserito nella rete mondiale per il monitoraggio del bilancio di assorbimento/rilascio della CO2 nel rispetto del Protocollo di Kyoto.

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