Il teatro comunale è stato eretto nel 1841 da Francesco Vandelli. La facciata presenta un porticato da cui sporge un balcone con balaustra sostenuta da quattro colonne in marmo; sulla sommità troviamo un Genio che con la mano destra si appoggia allo stemma del comune e con la sinistra sostiene una fiaccola; ai piedi sono scolpiti gli emblemi musicali e teatrali. Nei bassorilievi sopra le finestre sono rappresentati episodi di drammi e tragedie di autori modenesi. Nel lato nord si vede Carlo Goldoni, la cui origine fu modenese per parte paterna, presentato bambino alla musa della commedia della città di Venezia e Modena addolorata della sua perdita.

All’interno troviamo, una platea di forma ellittica circondata da quattro ordini sovrastati dal loggione e il proscenio ornato da colonne corinzie. La volta ritrae celebri musicisti tra cui Rossini, Verdi, Bellini e Donizetti; verso il centro vi sono ritratti Petrarca, Dante, Ariosto e Tasso. I diversi motivi decorativi si congiungono nella grande rosa  da cui discende un grande lampadario.

Vi sono due sipari, uno che rappresenta Ercole I, duca di Ferrara, che visita il primo teatro in legno nel 1480, la statua equestre ben riconoscibile nell’opera è quella di Borso I. Il secondo sipario rappresenta Torquato Tasso quando fu accolto a Castelvetro, intorno al 1560.