La Torre, alta circa 30 metri, domina l’ingresso al paese. Il primo impianto risale al 1210, anno in cui fu fondato il territorio fortificato di Spilamberto per contrastare i bolognesi sul fiume Panaro e l’edificio fungeva da importante punto di avvistamento. La torre  è incorniciata nella parte superiore da merli ghibellini e fino alla Seconda Guerra Mondiale risultava coperta da un tetto ligneo, che fu danneggiato dai bombardamenti. Sulle facciate rivolte ad est e ad ovest sono collocati i quadranti dell’orologio e sopra le porte, che affiancano il Torrione, si possono vedere le cavità che servivano per sollevare i due ponti levatoi. In seguito ai restauri, avvenuti a metà del XX secolo, si è scoperta ai piani alti della torre la “Cella di Messer Filippo” che fu incarcerato fra il 1523 ed il 1547 e sulle pareti ha narrato con graffiti e iscrizioni la sua tragica storia. La leggenda vuole che nelle notti estive si possano udire i suoi lamenti. Attualmente il Torrione accoglie anche una sezione del Museo archeologico e la sede dell’Ordine del Nocino Modenese.